Il seme della violenza nel mondo inizia nel modo in cui mi ascolto e ti ascolto, nel modo in cui mi penso e ti penso, nel modo in cui mi parlo e ti parlo.
La Comunicazione Empatica ci aiuta a creare e vivere la connessione che tanto desideriamo con noi stessi, con gli altri e con la vita.Marshall Rosenberg
Io identifico la Comunicazione Empatica (o Nonviolenta) in un processo, che ci accompagna, mediante strumenti, tecniche e strategie, sul terreno delle sensazioni e dei bisogni, per scoprire cos’è più vivo in noi e nell’altro e poterci incontrare, ascoltare ed accogliere nella ricerca di soluzioni condivise.
La chiarezza e la precisione di questo percorso, ci sostengono per non cadere in espressioni e modalità, che possono essere consolidate in noi e ci allontanano dal benessere.
Ciò che mi ha entusiasmato della Comunicazione Empatica è l’estrema ed inesorabile praticità.
Nel mio percorso ho incontrato metodi, filosofie o teorie di cui ho riconosciuto la validità e la coerenza con il mio sentire, ma che non riuscivo ad introdurre in maniera significativa nella vita e nel quotidiano.
Sì, è così, lo sento, lo so, ma poi? Nulla si protraeva nel tempo se non sotto forma di pensiero. Pensiero astratto, direi!
Attraverso la Comunicazione Empatica, riesco, passo dopo passo, ad assaporare, sempre più la ricchezza delle relazioni, ad incarnare, nell’agire quotidiano, ciò che mi fa star bene e crea benessere intorno a me.
A partire dalle relazioni con figli, genitori, amici, colleghi, mi sento più competente e consapevole. Esco dalla colpevolizzazione e dal vittimismo, disconosco la sgridata e la critica e mi crogiolo nell’ascolto, nell’espressione di me, nella fiducia, nella gratitudine. Non mi arrovello nel risentimento, ma traggo piacere e forza da ogni momento in cui do spazio alla vita.
Ho rinunciato a parecchie verità, riuscendo così a vedere nuove luci e colori negli occhi dei miei figli e delle persone intorno a me.
Come tutti i processi evolutivi è un percorso, in cui si avanza, si retrocede, ci si ferma e si balza nuovamente avanti.
Alcune volte ci si scoraggia e ci si sente un po’ confusi, altre si assaporano grandi soddisfazioni e quando succede, quando si vivono gli effetti ed il benessere cui si è in grado di contribuire, non si riesce più a rinunciarvi.
Quella che sto condividendo, è la mia personale comprensione ed interpretazione della Comunicazione Empatica, frutto di formazioni, di pratica e della mia stessa vita.
Mi auguro possa essere utile, un tassello o una suggestione, nella vostra personale conoscenza della Comunicazione Empatica ispirata alla CNV di Marshall Rosenberg.